Il termine « Lasagna » è uno dei nomi più antichi per designare la pasta in Italia e risale probabilmente alla fine del XIII secolo. Analogamente, il mestiere di “lasagnaio”, descritto nel vocabolario della crusca del 1614 come “che fa, ò vende lasagne”, sembra uno dei primi nomi per designare il pastaio (o vermicellaio), la cui comparsa è più tardiva.

Se nell’immaginario collettivo la forma con cui viene designata la lasagna sembra riferirsi alla sua versione al forno con la pasta all’uovo, ci sono invece quasi tanti nomi e tradizioni culinarie quante sono le regioni in Italia. Per esempio, la lasagna viene chiamata Sagne nelle regioni dell’Abruzzo, del Molise e del Lazio e può prendere diverse forme (romboidale, piccoli quadrati, tagliolini), pappardella in Toscana (come la nostra pappardella di San Lorenzo), o lasagne ricce in Sicilia, che sembrano larghe pappardelle.

Nel Pastificio Fabbri, la nostra pressa continua “Cantini”, comprata nel 1958 da Renzo Fabbri (terzo titolare dell’azienda), ci permette di apporre una firma personalizzata su ogni sfoglia di lasagna, analogamente ai nostri nastroni toscani.

Ideale con

Le nostre lasagne al forno sono adatte sia alle preparazioni a base di verdure che a base di carne. Si prestano naturalmente ad essere preparate alla bolognese, condite a strati con un ragù di carne tritata, besciamella e Parmigiano Reggiano. La nonna Giuliana, mamma di Giovanni Fabbri, raccomanda di usare poca besciamella e tanto sugo di pomodoro.