Chiamati anche spaghettini, fedelini in Liguria oppure sopracapellinii in Toscana, i mezzanfini sono una forma sottile di spaghetti, l’emblematica pasta lunga il cui nome deriva dalla parola spago.
A dispetto di una mitologia popolare, gli spaghetti non sono stati importati dalla Cina da Marco Polo quando ritornò a Venezia, alla fine del XIII secolo. Tutto ciò è stato inventato dal Macaroni Journal nel 1929, rivista creata dai fabbricanti statunitensi di pasta (la National Macaroni Manufacturers Association) che aveva per missione di rendere la pasta più familiare agli americani per scopi commerciali.
In realtà, abbiamo varie testimonianze sull’attività produttiva di paste alimentari prima del viaggio del veneziano, una delle prime proviene dal geografo arabo Al-Idrisi, nel suo Libro di Ruggero (1154). Descrive la Sicilia come il centro di un importante traffico marittimo e in particolare nella citta di Trabia dove “si fabbrica tanta paste da esportare in tutte le parti”. La pasta sarebbe stata importata dagli arabi in Europa al momento della loro espansione nel mondo.
Se è impossibile di attribuire con certezza l’invenzione degli spaghetti e più globalmente della pasta ad una cultura specifica, la penisola italiana s’impone comunque a partire dal XII secolo come il polo più importante di produzione di questo cibo fino ad oggi. Nell’immaginario comune e nel mondo intero, la pasta è ormai diventata sinonimo di cultura italiana: “gli spaghetti hanno diritto d’appartenere alla civiltà italica come e più di Dante” disse il famoso giornalista e scrittore italiano Giuseppe Prezzolini.
Ideale con
I mezzanfini si accompagnano bene a sughi delicati come una pomarola fresca o al pesce.